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Torna per la quarta edizione il corso di Mindfulness “LESS IS MORE“, un percorso gratuito per la gestione dello stress e degli stati ansiosi, condotto dalla *dott.ssa Melania Di Nardo, psicologa, psicoterapeuta e operatrice di mindfulness.
Il corso prenderà il via il 21 marzo e si svolgerà ogni venerdì fino al *8 aprile, con due fasce orarie disponibili: 11:30-13:00 o 13:30-15:00. La partecipazione prevede 5 incontri e un colloquio preliminare.
L’iniziativa si terrà presso il nostro Centro di Ascolto Chieti, in via Pasquale Borrelli 2. Per iscriversi è necessario prenotarsi entro il 10 marzo, contattando il numero 380697 8066 dalle 18:00 alle 20:30 o inviando un messaggio WhatsApp.
La mindfulness è una pratica sempre più riconosciuta per i suoi benefici sul benessere psicofisico, in particolare nella gestione dello stress. A tal proposito, la dott.ssa Melania Di Nardo sottolinea:
“In un mondo frenetico, imparare a rallentare e coltivare la consapevolezza è un atto di cura verso se stessi. Il corso ‘LESS IS MORE’ offre uno spazio per riconnettersi con il presente, ridurre l’ansia e sviluppare un atteggiamento più equilibrato nei confronti delle sfide quotidiane.“
L’invito è aperto a chiunque voglia intraprendere un percorso di crescita personale attraverso la mindfulness.
Per ulteriori informazioni e iscrizioni:
📞 380 697 8066 (orari: 18:00-20:30)
📍 Centro di Ascolto Chieti, via Pasquale Borrelli 2
Ci vuole un villaggio. Tre storie di adozione al cinema.
Al C.A.S.A. ci ronzava da un po’ l’idea di creare un momento formativo intorno all’adozione.
Ci siamo chiesti: “Come risponde un nonno, un insegnante, una zia alle domande sull’adozione che il proprio bambino adottato può rivolgere loro?”
Abbiamo coccolato questa idea per un anno e mezzo, alla ricerca di una formula che potesse informare senza appesantire, accompagnare senza offrire regole o consigli, interrogare per far emergere quel sistema educativo e di accudimento che risiede in ciascuno.
“Raccontiamo delle storie” – abbiamo pensato.
Abbiamo acceso un fuoco, ci siamo seduti intorno e ci siamo detti che qualcuno sarebbe venuto a sedersi accanto a noi.
E qualcuno è arrivato.
“Siamo già a 42 biglietti venduti – scrive Beatrice lunedì 11 novembre – Secondo me è già un ottimo traguardo!”
Centinaia di persone abitate da nuove storie sull’adozione.
Persone che spostano convinzioni e idee, che offrono abbracci e risposte, ma ancora di più persone che si fanno domande.
Il prof. Fasolo ha insistito sull’importanza del villaggio, perché il viaggio si faccia percorso tra le crisi che la vita e le storie di adozione possono generare.
La prof.ssa Spinelli ha sottolineato l’importanza della narrazione, come quel filo che tiene insieme un prima e un dopo e che permette all’identità di sentirsi in continuità, senza rotture.
La dott.ssa Sperati ci ha detto che ogni persona, ogni adulto sa offrire cure: siamo predisposti a creare quel legame che permette al cucciolo di identificarsi e crescere. Ogni storia di genitorialità è speciale.
Davanti al grande fuoco delle storie si sosta scalzi con commozione e rispetto, con stupore e cura, perché solo insieme siamo un villaggio.
Bruciano ancora occhi e cuore dopo le intense emozioni vissute ieri alla visione del film “Lion – La strada verso casa”.
Le riflessioni della prof.ssa Maria Spinelli ci hanno toccato profondamente: il perché avremmo risuonato così tanto con l’angoscia del protagonista, l’importanza della ricerca dell’identità e del ruolo cruciale di un insieme di adulti che supportino l’adozione in tutte le sue dimensioni: per i figli (in primis) ma anche per i genitori.
Siamo un villaggio. Un villaggio che si interroga, si avvicina, accoglie, nutre e cura.
Siamo noi.
Grazie a tutti per la calda e numerosa partecipazione.
Vi aspettiamo giovedì 28 alle 20:30 per “Nata per te”, la straordinaria storia di Luca Trapanese e della sua amata figlia Alba.
La colletta alimentare è un’iniziativa di grande valore solidale, che ha l’obiettivo di raccogliere beni di prima necessità per sostenere le famiglie e le persone in situazioni di difficoltà economica. Questa importante attività si basa sull’impegno di volontari e sull’aiuto concreto dei cittadini, che, con piccoli gesti, possono fare una grande differenza nella vita di chi ha più bisogno.
Come ogni anno, il CASA – Centro di Ascolto e Servizi Assistenziali ETS ha organizzato una colletta alimentare che ha coinvolto ben quattro punti vendita nella città: il Conad del Villaggio Mediterraneo, il Todis e il Tigre Amico in viale Benedetto Croce, e l’Eurospin in viale Unità d’Italia.
Durante la colletta, i volontari accolgono le persone all’ingresso dei punti vendita, offrendo la possibilità di acquistare e donare prodotti non deperibili come pasta, riso, legumi, olio, alimenti per l’infanzia e prodotti in scatola. Tutti i beni raccolti vengono poi distribuiti a chi ne ha bisogno attraverso il lavoro delle associazioni e dei centri di ascolto come il CASA, che si occupano di garantire una distribuzione equa e mirata.
Donare è un gesto semplice, ma dal grande valore umano. Non solo aiuta chi vive in condizioni di difficoltà, ma rafforza il senso di comunità, creando una rete di solidarietà e sostegno reciproco.
L’invito che il CASA rivolge a tutti è di continuare a partecipare a queste iniziative, perché ogni singolo contributo rappresenta un passo avanti verso una società più giusta e inclusiva.
Grazie ai volontari, ai ragazzi che hanno dato una mano e a tutti coloro che hanno contribuito con il proprio dono: questa colletta alimentare è stata un successo, e dimostra ancora una volta che insieme si può fare la differenza.
“Ci vuole un villaggio”* è l’idea di una mamma e di un papà che, davanti alle sfide quotidiane o profonde del crescere il loro bambino adottato, sanno di avere un compito importantissimo… e di non potervi corrispondere da soli.
E pensano: “Ci vuole un villaggio!”, con la certezza che tessere la rete sociale significa assicurarsi protezione e appoggio, ma anche uno spazio in cui il vuoto del legame, quel vuoto che è abisso, possa essere abitato e accolto, anche e soprattutto perché non è pienamente compreso.
Come ci ha ricordato ieri il prof. Fasolo: “il viaggio si fa percorso”.
E ieri, nella sala gremita oltre ogni aspettativa, abbiamo visto quanto sia possibile percorrere insieme questa strada.
Occhi e cuori puntati allo schermo e la possibilità di comprendere o sentire cosa accade quando si viene adottati e quando si adotta.
Ogni genitore, ciascun adulto si pone la domanda: “Come faccio a farlo crescere?”
E la risposta, rimbalza nei secoli, rotola tra i dubbi, si appoggia sui cuori ed è sempre quella: “Ci vuole un villaggio”.